Fabiana Calsolaro

«In dentro e in fuori», una nuova antologia per insegnare l’italiano

«Salvare la principessa» racconto di Mattia Bertoldi, illustrazione di Filippo Colombo.

Manca solamente un giorno al termine di iscrizione e tutto ciò che Tiziano sembra capace di fare è giocare ai videogiochi. I genitori, disperati, chiamano in aiuto lo zio, che arriva portando con sé uno zaino rosso dal contenuto misterioso. Cosa ci sarà lì dentro? E soprattutto, riuscirà ad aiutare Tiziano nella scelta del suo percorso dopo la scuola media? 

 

«Chi ha visto Noemi?» racconto di Andrea Bertagni, illustrazione di Aurelio Todisco

Noemi ha 14 anni e frequenta la quarta media. Lei e la sua famiglia devono partire per le vacanze ma quando il fratello va a cercarla in camera sua Noemi non c’è.  Dopo le prime ricerche di lei non c’è traccia. Mentre si profilano scenari tragici sulla scomparsa della ragazzina, ai suoi genitori non rimane altro che chiamare la polizia. 

«Giulia. Uno per tutti, tutti per uno» racconto di Giovanni Soldati, illustrazione di Micha Dalcol

 

Un insegnante di quarta media è in partenza con la sua classe per una gita ma all’appello manca ancora un’allieva. Nell’attesa, il pensiero del professore corre a quanto accaduto durante l’anno scolastico: Giulia ha dovuto combattere con un mostro purtroppo noto a parecchi adolescenti, l’anoressia. Ma i suoi compagni di classe non l’hanno lasciata sola nella battaglia.

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Sono solo tre dei 18 protagonisti di altrettanti racconti raccolti nell’antologia in dentro e in fuori – Racconti per viaggiare in italiano. Il volume è il  risultato di un progetto ideato e sviluppato all’interno della Cattedra speciale per la didattica integrata del plurilinguismo con focus sull’italiano dell’Alta scuola pedagogica dei Grigioni (PHGR). Si tratta di una raccolta di testi letterari scritti da autrici e autori della Svizzera italiana appositamente per l’insegnamento dell’italiano come lingua straniera nelle scuole medie di primo e secondo grado della Svizzera tedesca e romanda. In questo senso, il progetto è sostenuto anche dall’Ufficio federale della cultura (UFC) quale misura di promozione dell’italiano al di fuori della Svizzera italiana.   

 

Il progetto

 

La scelta del titolo in  dentro  e  in  fuori – calcato su un elvetismo che designa lo spostamento dalla Svizzera italiana alla Svizzera tedesca (andare in dentro) e viceversa (andare in fuori) –  è ben spiegata nella prefazione al mezzo didattico indirizzata dai curatori del volume Valeria Manna, Vincenzo Todisco, Ivana Vezzola ai giovani lettori e alle giovani lettrici: «Leggere è come fare un viaggio che vi porta dentro di voi, ma vi fa anche scoprire quello che c’è fuori. Un viaggio che alcuni personaggi dei racconti di questo libro fanno quando vengono in dentro, nella Svizzera tedesca, e rifanno in fuori quando tornano a casa nella Svizzera italiana. La vita in fondo è un continuo andare in dentro e in fuori e le storie di questo libro vi accompagnano lungo questo percorso, alla scoperta di nuovi mondi, della Svizzera italiana, di voi stessi».

 

L’idea del progetto è nata da un bisogno reale manifestato da insegnanti di italiano nella Svizzera d’Oltralpe, cioè quello di avere a disposizione testi e racconti “autentici” e di spessore letterario, direttamente utilizzabili nelle classi con apprendenti di italiano come lingua straniera. 

La scelta di coinvolgere autrici e autori della Svizzera italiana che scrivessero appositamente per questi destinatari, raccontando di tematiche vicine alla quotidianità di allieve e allievi di scuole medie e medie superiori, ha permesso di creare uno strumento pratico che potesse supplire al bisogno delle e degli insegnanti. Non va dimenticato, infatti, che per quanto riguarda i Grigioni l’antologia può essere proposta già nel grado secondario 1, dove l’italiano è lingua obbligatoria.

 

Volendo cominciare proprio dalla scelta degli autori e delle autrici, quali criteri sono stati seguiti? «Innanzitutto bisogna tenere presente che l’antologia è stata concepita fin dall’inizio come un’operazione a scopo didattico, - ci spiega Valeria Manna, collaboratrice scientifica all’ASPGR e anche lei curatrice dell’antologia – la scelta delle autrici e degli autori è stata quindi guidata da questo primo principio base e risponde a tre criteri: “affermati”, vale a dire che hanno pubblicato negli ultimi 3 anni e dimostrano di avere esperienza in campo letterario; che hanno un legame con il mondo della scuola e della didattica e che hanno un legame o una buona conoscenza della Svizzera italiana (Ticino e Grigionitaliano), della sua cultura e tradizione. 

Due insegnanti di scuola media e media superiore sono stati parte integrante del processo di realizzazione dell’antologia e hanno accompagnato autrici e autori nel percorso di scrittura e monitorato le varie stesure dei racconti». 

È nato così un mezzo didattico dove ogni racconto è un vero e proprio viaggio alla scoperta di paesaggi e personaggi, timori e insidie, ma anche sogni e traguardi tipici dell’adolescenza.  

Dalle difficili scelte formative, con i timori di intraprendere un nuovo percorso di studio lontano da casa, alla gioia della libertà e dell’indipendenza, dai pregiudizi verso i giovani ai pericoli di internet, dalla solidarietà all’amicizia e al lavoro di squadra, all’importanza di avere vicino un buon insegnante nel periodo della crescita. 

 

in dentro e in fuori: perché e come

 

Ma perché l’esigenza di un nuovo mezzo didattico per l’insegnamento dell’italiano? Ce lo spiega Vincenzo Todisco, titolare della Cattedra speciale per la didattica integrata del plurilinguismo con focus sull’italiano presso l’ASPGR, oltre che curatore del volume: «Da un sondaggio informale effettuato dall’UFC, in base a osservazioni sul campo e riscontri da parte di insegnanti risulta che nel contesto elvetico (Svizzera tedesca e francese) mancano testi letterari per l’insegnamento dell’italiano L2 nella scuola media e nei licei a un livello A2-B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. In modo particolare mancano testi “autentici” nel senso di originali, cioè non adattati né semplificati a posteriori appositamente per allieve e allievi di italiano lingua straniera. A maggior ragione mancano testi scritti da autori ed autrici della Svizzera italiana, ambientati in questo territorio e che contengano elementi e riferimenti alla cultura, alla storia, all’identità del posto. 

 

Ci si è quindi posti il problema di come realizzare dei testi che rispettassero i criteri sopra elencati. L’intento era di creare uno strumento didattico che, attraverso il veicolo della letteratura, permettesse di creare un’offerta di testi originali atti, da un lato ad avvicinare ad autori e autrici come alla cultura della Svizzera italiana e dall’altro a rendere i testi accessibili ad allieve e allievi. Per questo secondo obiettivo, – conclude Todisco – la soluzione è stata quella di puntare sulla “scrittura controllata”, coinvolgendo le autrici e gli autori in un processo di scrittura monitorato da una e un insegnante di liceo sulla base delle regole di tale tecnica».

 

Questo tipo di scrittura – studiata in Italia in modo sistematico da Tullio De Mauro e in particolare dalla professoressa Maria Emanuela Piemontese – si basa in primo luogo su due principi generali dello scrivere chiaro: innanzitutto va sempre ricercata la soluzione più semplice e secondariamente va seguito il criterio della brevità, per conferire al testo incisività ed essenzialità eliminando tutto quello che ci può essere di ridondante e superfluo. 

Inoltre vanno seguiti tutta una serie di accorgimenti a livello sintattico, lessicale e grammaticale al fine di rendere i testi "semplici", nel senso di accessibili per apprendenti di italiano lingua straniera (in questo caso a un livello A2-B2).

 

L’apparato didattico: dai racconti al glossario, alle illustrazioni e al materiale didattico 

 

Oltre ai due obiettivi fondamentali, cioè sviluppare un mezzo didattico e creare strumenti di qualità che possano fare da ponte tra la Svizzera italiana e la Svizzera d’Oltralpe, il progetto si proponeva di creare, in aggiunta al libro di racconti, dei materiali didattici destinati alle e agli insegnanti che permettessero di trattare a lezione i vari testi, di comprenderli e apprezzarli, di imparare a conoscere le autrici e gli autori e di aumentare le proprie conoscenze sulla Svizzera italiana e la sua cultura letteraria e culturale. 

I racconti, ambientati quindi nella stessa Svizzera italiana e costruiti intorno a temi stimolanti e motivanti, sono di facile lettura e concepiti per poter essere letti da ragazze e ragazzi con una competenza linguistica di livello A2-B2. Ogni racconto è corredato da un glossario plurilingue: le parole che esulano dall’uso comune, e che quindi potrebbero ostacolare la comprensione del testo, vengono tradotte a piè di pagina nelle altre lingue nazionali (tedesco, francese, romancio), di modo che l’antologia, concepita per l’insegnamento della lingua italiana e per avvicinare ai territori della Svizzera italiana, sposi infine anche l’identità della Svizzera tutta, da sempre plurilingue. Come per autori e autrici, anche per quanto riguarda le illustrazioni, che accompagnano ogni racconto e hanno lo scopo di permettere una prima comprensione globale e agevolare la lettura del rispettivo testo, la scelta è stata quella di affidarsi ad artisti della Svizzera italiana.  

 

L’antologia è inoltre accompagnata da materiale didattico digitale che comprende una guida per l’insegnante e schede didattiche che propongono attività di comprensione e interpretazione dei testi, con l’obiettivo di attivare le competenze ricettive, produttive e grammaticali in italiano.

 

Il volume è stato pubblicato dall’editore PHGR ed è in distribuzione da SalvioniEdizioni (Bellinzona).  

L’apparato didattico di in dentro e in fuori (schede didattiche e guide per insegnanti) è invece disponibile in versione digitale su phgr.ch/indentroeinfuori

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